Il paesaggio urbano lungo il raccordo autostradale di Bologna
Il Passante di Bologna è un raccordo autostradale affiancato da due complanari che svolgono il ruolo di tangenziale urbana. Partendo da San Lazzaro di Savena, il Passante intercetta la A13 per Padova in località Dozza e prosegue fino a Borgo Panigale, dove si dirama in due tronchi, uno a nord che va a intercettare la A1 per Milano poco a nord di Ponte Ronca e uno a sud che si congiunge alla A1 per Firenze a Casalecchio di Reno.
Fu inaugurato il 12 luglio 1967, quando in Italia circolavano poco più di nove milioni di veicoli. Oggi i veicoli in circolazione sono più di cinquanta milioni, e l’infrastruttura è interessata da un traffico di oltre 150.000 veicoli al giorno. Il Passante produce da solo il 40% dell’inquinamento da traffico veicolare del Comune di Bologna. Uno studio di fattibilità della Provincia di Bologna nel 2006 stimava che nel raggio di un chilometro dal tracciato vivessero più di 90.000 persone, circa un quarto della popolazione attuale della città. Queste persone sono interessate da livelli critici di inquinamento atmosferico e acustico.
Nel 2016, il concessionario Autostrade per l’Italia in accordo con il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, presentano il progetto di potenziamento dell’infrastruttura denominato “Passante di Mezzo”. Il progetto prevede la realizzazione della corsia di emergenza in autostrada (ora a tre corsie dinamiche) e l’aggiunta di una corsia di marcia in tangenziale (ora a due corsie), che diventerebbero due corsie aggiuntive nel tratto tra gli svincoli 6 e 8, dove il Passante intercetta la A13.
Qualora il progetto fosse realizzato, come si legge nel parere finale della Regione Emilia-Romagna, l’incidenza del Passante sull’inquinamento da traffico veicolare del Comune di Bologna passerebbe dal 40% al 50%, il traffico in tangenziale aumenterebbe del 26% e le emissioni di CO2 lungo il tracciato aumenterebbero di oltre il 7%. Nonostante queste previsioni allarmanti il progetto ha ottenuto il provvedimento di compatibilità ambientale dal Ministero dell’Ambiente il 30 marzo 2018.
Fin dal 2016 diversi comitati e associazioni ambientaliste denunciano le pesanti ripercussioni che l’allargamento del Passante avrà sulla qualità dell’aria e sulla salute dell’ambiente e di decine di migliaia di persone.
Testo a cura di Aria Pesa, rete civica composta da associazioni e comitati di cittadini bolognesi in difesa di territorio, ambiente e salute.