NUOVA AURORA
Come si vive nelle città che stiamo edificando?
Nuovi quartieri, ai margini dei paesi e delle città che abitiamo, promettono di realizzare il sogno di una vita comoda e sicura, ma stanno irrimediabilmente atrofizzando il tessuto urbano riducendolo ad un indistinto sprawl metropolitano.
Una crescita della crosta edilizia costante a fronte di una sostanziale stagnazione demografica; un consumo di suolo e una urbanizzazione frenetica da cui, sappiamo già, sarà impossibile tornare indietro. In uno scenario del genere le infrastrutture pubbliche essenziali, come collegamenti e servizi, sono costrette ad un difficile inseguimento dall’esito spesso insoddisfacente. Ne risulta un’espansione urbanistica disomogenea,un insieme parcellizzato di abitati precari e alienanti.
Strade larghe e vuote collegano villette e palazzi sorti dal nulla, vuoti di memorie e di presenze che non lasciano intendere se nella notte siano stati costruiti oppure invece abbandonati.
L’alba che al mattino sorprende la città ci restituisce scenari distopici in cui rendering e realtà si confondono, sovrapponendosi e camuffandosi a vicenda.
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